Io non so se la Befana - quella lì, proprio quella che cavalca la scopa e va in giro a lasciare doni - riceva, a sua volta, doni. Forse sì. Da bambina, qualcosa per la vecchietta che veniva a trovarmi a casa mia, la lasciavo sempre. Dolcetti, in genere. Pochi, a dir la verità.
Libri mai. Era lei che me li portava. Allora, in obbedienza alla tradizione, se avete ancora spazio per scrivere sul foglio qualche richiesta alla Befana, ve ne suggerisco ben tre.
Il numero 1, in assoluto, è un albo scritto da Maria Teresa Andruetto e illustrato da Martina Trach. Si intitola CLARA E L'UOMO ALLA FINESTRA. Lo pubblica Uovonero e la storia, poetica ed essenziale, viene introdotta da una dedica: Questa è la storia di mia madre e del suo amico Juan, di come lei scoprì i libri e lui la luce del giorno.
Maria Teresa Andruetto è una narratrice dotata di una forza gentile molto rara. Scrive l'essenziale, come in questo albo pieno di poesia e di vita vissuta.
Le immagini della Trach , dapprima lievi, si fanno via via più intense, più nette e ricche, più colorate, più ardite, rimanendo all'interno dei toni poeti del racconto.
Questo albo parla di vita, di libri e di incontri che, inaspettatamente, si intrecciano alla libertà della lettura e del pensiero, aprendo la porta alla liberazione e alla scoperta del coraggio.
NELLO SPAZIO DI UNO SGUARDO è il secondo libro che mi sento di consigliare. E' un grande romanzo silenzioso, un lavoro in cui la narrazione si sviluppa attraverso le immagini e si allarga a raccontare una vita intera, offrendo - ed è una bella sorpresa - un racconto per immagini che suggerisce parole.
Ma silenziose anche quelle: ce le diciamo zitti zitti, mentre , pagina dopo pagina, seguiamo le vicende del protagonista, dal suo concepimento ( 1955) alla morte che, pure, non interrompe il ciclo della vita.
C'è molta poesia e molta sensibilità in quest'opera di Tom Haugomat, pubblicata da Terre di mezzo Editore.
La terza lettura è un tocco di leggerezza e di rigore al tempo stesso. Mi riferisco a L'ULTIMO REGALO DI BABBO NATALE, scritto da Marie-Aude e Elvire Murail e pubblicato da Camelozampa.
Il racconto, valorizzato dalle illustrazioni di Quentin Blake, è breve ma per nulla "piccolo".
Julien sta crescendo e pensa di poter avere da Babbo Natale ( alla cui esistenza finge di credere) un dono costoso. Si tratta di una console per videogiochi che costa parecchio. Il giorno di Natale, la console è lì ma, stranamente, c'è anche un altro pacchetto. Si tratta di una locomotiva a vapore di legno.
L'ipotesi messa in campo dai genitori è che Babbo Natale abbia lasciato quel dono per errore.
Julien, dunque, non può considerarlo suo e solo dopo un anno e un giorno, se nessuno ne reclamerà la proprietà, potrà tenere il giocattolo. Inaspettatamente, Julien si mette a giocare con la locomotiva...Il resto, vale la pena di leggerlo.